TRACCE
EMOZIONALI PAROLE E CAMBIAMENTI
Luciano
Provenzano
Entrare in tema è avviare una congiunzione, un rapporto, il fare una
carezza, molte carezze, lo scuotersi sulle intensità emozionali,
baciarsi, una mano che scorre fra i capelli e la nuca, e ridiscende lungo
le spalle lisce; un entrare progressivamente in contatto profondo,
guardarsi negli occhi e spiarsi nell’intimo: non è data scrittura al di
fuori di un atto d’amore, che si genera dalle parole, dal dirsi, come un
fiume che scorre placido o anche impetuoso: parole per afferrare il mondo,
l’esperienza, gli accadimenti, i ricordi, le emozioni, le fantasie, le
immagini; le parole come cornice all’intensità di quell’attimo di
silenzio infinito quando tutto è avvenuto, e, solitaria, una carezza
s’avventura sulla traccia delle labbra.Salute è prendersi cura
dell’amore, restare fedeli all’amore, intensificare il rapporto
d’amore; salute è cercare nuova linfa per far crescere l’amore.
Parole, segnali d’amore. Imparare a parlare e ad ascoltare, a esprimersi
e ad accogliere, a nascondere e a rivelare.Nascondere per un attimo, per
rivelare poco dopo, appena possibile. La muffa, il buio, gli scantinati
inesplorati di sé imprigionano l’amore, lo soffocano. La parola apre le
finestre dell’anima, del cuore e della mente, apre finestre di luminosità
e di vita.Lavorare su se stessi significa poter aprire finestre di
contatto, fare in modo che si crei il ricambio d’aria, che si rigeneri
la vita. Potersi dire tutto, in amore, è possibile; il quando e il come
sarà l’amore stesso a suggerirlo, ma intanto in amore dirsi tutto è
possibile. Senza quest’acqua di parole vive l’amore non si rinnova e
appassisce. Parole come veicolo per entrare nel cuore e viaggiare
nell’animo, fra i sentimenti, le idee, le emozioni, le passioni, i
ricordi, le speranze, i sogni, i bisogni, la realtà che ci connatura in
ogni cellula, rivolo di sangue, pensiero che s’affaccia alla mente.Non
vi è salute al di fuori della capacità di prendere la parola, prenderla
per mano, accompagnarla fuori dalle labbra, farla intessere con la parola
dell’incontro, nello scambio di vitalità esperita, fra soggetti nella
relazione.Fiumi d’acqua viva le parole che fluiscono e irrigano i
rapporti e le relazioni. Deserti dell’anima i silenzi lunghi, i
nascondimenti, il tenere per sé. E intanto l’amore soffre, svilisce, si
dissecca.
* * *
Ogni esperienza genera e si accompagna ad una traccia emozionale;
percepirla e restarvi intimamente in contatto fa sì di poter conoscere se
stessi, e favorisce al contempo il contatto e l’incontro con chi ci è
vicino o, talvolta, lontano. In ogni esperienza portiamo e ricaviamo una
dieci cento mille emozioni, dalle più grandi ed importanti alle più
piccole ed altrettanto importanti. Talune possono rendere fluido il
percorso tal altre lo possono intralciare o bloccare. Eccole, da
riconoscere come parte di sé e riuscire a colorarle al meglio di parole e
gesti adatti per poterle esprimere. Quindi, dall’accoglierle
all’esprimerle e dall’esprimerle al riaccoglierle: quello emozionale
è il traffico vitale che rigenera la vita di ciascuno. Rendersi conto di
come fluidifica e si sviluppa, di cosa crea gli intasamenti, i blocchi, e
come riuscire a riattivarlo al meglio, sono strategie per dei cambiamenti
desiderati che ogni buon lavoro psicologico rende possibile.
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