Psicoeducazione
per guadagnare
salute con l’attività fisica
Sapere
e saper fare per star meglio
Dott. Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt, Terapeuta EMDR
“Lo
sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua
assenza non potrà mai essere compensata.”
Pier de Coubertin
Secondo
la definizione adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS), l’attività fisica è: “…qualsiasi forma di lavoro prodotta
dalla muscolatura scheletrica che determini un dispendio energetico
superiore a quello a riposo”.
La COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE con la presentazione del LIBRO
BIANCO SULLO SPORT in data 11.7.2007 mette in risalto il ruolo sociale
dello sport considerato una sfera dell’attività umana che interessa in
modo particolare i cittadini dell’Unione Europea ed ha un potenziale
enorme di riunire e raggiungere tutti, indipendentemente dall’età o
dall’origine sociale.
L’OMS raccomanda un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata
(che include ma non si limita allo sport) al giorno per gli adulti e di 60
minuti per i bambini.
Nell’infanzia
e nell’adolescenza (5-17 anni) e indicato praticare non meno di
un’ora di esercizio fisico moderato al giorno e come minimo 3 sedute la
settimana di attivita aerobica che sollecitino l’apparato
muscolo-scheletrico, in modo da stimolare l’accrescimento e migliorare
forza muscolare ed elasticita. (1)
Agli anziani vanno prescritti programmi di attivita fisica quotidiana a
livelli moderati. Risponde ad alcuni di questi requisiti per esempio il walk
and talk model, che prevede di camminare a un’intensita tale
in cui si riesca a parlare bene. Questa procedura e utile anche negli
anziani cardiopatici. (2)
Per sedentarietà si definisce invece la pratica di un’attività fisica
per un tempo uguale o inferiore a 3,5 ore la settimana.
Il progetto Cuore (dedicato alla prevenzione delle malattie cerebro e
cardiovascolari e coordinato
dall’Istituto superiore di sanità) comprende la sedentarietà fra i
fattori di rischio cardiovascolare e stima che in Italia, in media il 34%
degli uomini e il 46% delle donne, non svolge alcuna attività fisica
durante il tempo libero. (3)
La mancanza di tempo libero da dedicare all’attività fisica è spesso
più percepita che reale, essendo spesso frutto di un orientamento a
scelte meno salutari e sedentarie, prima fra tutte la televisione.
L’attivita sportiva, specie all’aperto, e stata progressivamente
sostituita da ore trascorse di fronte allo schermo di un computer o di un
televisore, con una riduzione della spesa energetica quotidiana di circa
600 kcal rispetto ai coetanei di 50 anni fa.
La mancanza d’attività fisica aumenta la frequenza dei casi di
sovrappeso e obesità e di una serie di disturbi cronici come le malattie
cardiovascolari e il diabete, che riducono la qualità della vita, mettono
a rischio la vita delle persone e rappresentano un onere per i bilanci
sanitari e per l’economia.
Accanto all’incremento delllattività fisica si è osservata una
diminuzione dell’indice di massa corporea e della pressione arteriosa.
Fin qui possiamo intravedere già un duplice aspetto positivo
relativamente allo sport, dal punto di vista puramente organico-corporeo,
vi è un beneficio a livello anatomo-fisilogico, mentre dal punto di vista
mentale vi è un beneficio a livello sociale-relazionale.
Ma nonostante ciò, I due terzi della popolazione europea sopra i 15 anni
di età non raggiungono livelli adeguati di attività fisica; 1 cittadino
europeo su 5 si può definire sedentario, con maggiore prevalenza
nell’Europa orientale.
Per quanto riguarda l’Italia, dalle interviste dell’indagine
Multiscopo dell’Istat sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”
condotta tramite un’intervista diretta (anno di riferimento 2009),
emerge che il 21,5% degli italiani pratica attivita sportiva in modo
continuativo, il 9,6% saltuaria, mentre il 40,6% non svolge alcuna
attivita sportiva.
Anche il sistema di
sorveglianza Okkio alla Salute (che indaga sulle abitudini alimentari e
sull’attivita fisica dei bambini di 6-10 anni delle scuole primarie),
riferisce dati poco confortanti: nell’indagine 2010 si
registra che il 22% dei bambini pratica sport per non piu di un’ora a
settimana e il 18% non ha fatto attivita fisica il giorno precedente
l’intervista. Inoltre, la meta circa dei bambini ha la TV in camera, il
38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 3 o piu ore al giorno e
solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
II
primo Congresso Internazionale sulla Promozione della salute, riunitosi a
Ottava il 21 novembre 1986, ha presentato “La Carta di Ottawa
per la promozione della
salute”, questa CARTA propositiva per il conseguimento della Strategia
della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre ha definito il
concetto di “promozione della salute” come il processo che consente
alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di
migliorarla.
Una giusta ed efficace informazione è importante per indurre le
persone ad essere più attente a se stessi, innanzitutto sarebbe
importante agganciare le persone senza pregiudizi ma con interesse, nel
senso che criticando lo stile di vita non si ottiene l’ascolto delle
persone, è importante allearsi, incontare le persone per comprendere le
loro motivazioni, bisogni, esigenze, e cercare di proporre qualcosa di
diverso, di alternativo ad iniziare dall’informazione, comunicazione
semplice, come l’informare che per lo smaltimento di un cornetto
semplice (40g) con un valore energetico di 164 kcal è necessario una
camminata di 55 minuti o l’andare in bicicletta per 15’ o lo stare in
piedi inattivo per 149’ o stirare per 42’, quindi si può scegliere
quello che si vuole mangiare con l’obiettivo di soddisfare un proprio
bisogno ma si può considerare anche cosa e come fare per continuare a
stare in uno stato di benessere.
Quattro sono gli elementi necessari per il cambiamento ad esempio dello
stile di vita più consono ad un benessere psico-fisico:
-
Il bisogno che è dato dalle
preoccupazioni e dalle insoddisfazioni;
-
Le ragioni che sono date dalle
informaioni sugli effetti del proprio comportamento e dalla consapevolezza
del problema;
-
Desiderio che è dato dai valori
personali, obiettivi, mete, scopi;
-
Capacità che è data
dall’autoefficacia e dall’ottimismo.
Un’informazione
importante, per esempio, rivolta agli operatori sanitari è il progetto
“Guadagnare Salute” dell’Istituto Superiore della Sanità che
consiste in un modulo di formazione a distanza on line composto da quattro
corsi, dedicati rispettivamente a fumo, attività fisica, alimentazione e
alcol, che forniscono un inquadramento complessivo e aggiornato
sull’impatto per la salute dei comportamenti e degli stili di vita
legati ai quattro fattori di rischio, insieme alla presentazione delle
principali iniziative di promozione della salute e di contrasto ai
comportamenti a rischio. Il completamento dei quattro percorsi consente
l’erogazione di 8 crediti Ecm in aggiunta ad altri tre ulteriori moduli
formativi: uno sul counseling e due sulla comunicazione come strumenti di
promozione della salute. Per maggiori informazioni visita la piattaforma
Goal.
(1)
World
Health Organization, Global recommendations on physical activity for
health. 2010 http://www.who.int/dietphysicalactivity/global-PA-recs-2010.pdf
(2)
Health
education authority (Hea), Promoting physical activity with older people:
guidelines http://www.epicentro.iss.it/problemi/attivita_fisica/pdf/actlifeolder.pdf
(3)
Progetto
Cuore. Epidemiologia e prevenzione delle malattie cerebro e
cardiovascolari. Istituto superiore di sanità. http://www.cuore.iss.it/fattori/sedentarieta.asp;
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