Prestazione
Ottimale con l’EMDR
Matteo
SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
L’Eye
Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR ) è stato
strutturato come metodo terapeutico nel 1989 da Francine Shapiro. Nel 1995
l’EMDR uscì dal campo sperimentale per diventare un metodo terapeutico
standard, strutturato in otto fasi.
E’ un approccio
psicoterapeutico che si focalizza sulla risoluzione delle problematiche,
conflitti, disagi attuali considerando che ciò che accade ora deriva
dalle informazioni, ricordi del passato, antichi che sono stati congelati
nella memoria, quindi la focalizzazione dell’EMDR è sul ricordo
dell’esperienza traumatica per elaborarla a livello emotivo, cognitivo e
a livello delle sensazioni corporee.
L’EMDR agisce sulle
difficoltà del presente andando all’origine, nel passato ed operando
nel futuro, l’obiettivo dell’EMDR è di riprendere l’informazione,
l’immagine, il ricordo originale e permettere al paziente di
rielaborarlo in modo che l’informazione congelata diventi adattiva nel
presente.
Il modello di
riferimento, nonché la spiegazione della rapidità con la quale si
raggiungono risultati clinici, è conosciuto come Elaborazione Adattiva
dell’Informazione. Si assiste ad una risoluzione adattiva quando
avvengono collegamenti con associazioni adeguate e l’esperienza è usata
in modo costruttivo da parte del soggetto e viene integrata in uno schema
emotivo e cognitivo positivo.[1]
Attraverso il lavoro
con l’EMDR, i ricordi, le informazioni, le immagini vengono rielaborate
dal paziente con l’aiuto di appropriate stimolazioni bilaterali che
possono essere visive, uditive o tattili (tapping) con lo scopo, a seconda
della fase, di agevolare l’elaborazionie dell’informazione o
facilitare l’instaurarsi di una cognizione positiva per poi passare a
valutare le sensazoini corpore prima di passare ad un lavoro sul futuro,
su come il paziente vorrebbe affrontare le prossime situazioni considerate
difficili invitando la persona ad immaginare vividamente come potrebbe
sperimentarsi nel futuro prossimo adesso che le sue convinzioni, le sue
credenze sono cambiate e suggerire di notare cosa potrebbe esserci adesso
di diverso in quelle situazioni.
L’EMDR può essere usato anche con professionisti per affrontare un
impegno imminente, in questo caso è indispensabile, innanzitutto, aiutare
la persona a sviluppare una fiducia in se stesso e a questo scopo il
terapeuta può aiutare la persona a valutare quello che già sa fare ai
fini di quella Prestazione Ottimale e, in questo caso, non lavora su
eventi passati ma rimane focalizzato sulla prestazione imminente.
A tal fine è
opportuno invitare la persona a mettere da parte qualsiasi cosa che vada
al di fuori del compito attuale, comprese le distrazioni interne, quali
dubbi su se stessi o preoccupazioni spiegando che si lavorerà sui temi
del passato quando si avrà più tempo, ora è opportuno focalizzarsi
sull’evento imminente, quindi concentrarsi sulla prestazione imminente e
rinforzare quello che sa già fare.
L’auspicabile
intervento può essere utilizzato per aiutare la persona a:
-
sviluppare risorse interne allo scopo di aiutare a stabilire un senso di
efficacia e di possibilità per il Futuro: aiutare la persona a
concentrarsi sulle sensazioni positive legate a ogni risorsa e a
localizzare la sensazione corporea positiva;
-
creare un suo Consigliere
Interiore o un “Allenatore Interiore”: far immaginare una persona vera
o immaginaria che possa costituire una risorsa interiore, la sua voce
mentre dà suggerimenti o ricorda i punti di forza, le sue qualità
positive;
-
creare una “Squadra
Interiore” di aiutanti o di sostenitori, ognuno in grado di apportare
un’influenza positiva;
-
sviluppare un piano per
un’azione futura efficace: far descrivere la situazione impegnativa da
superare, far esprimere le sue qualità che servono per gestire la
situazione, far immaginare cos’altro ancora gli serve per gestire,
affrontare la situazione e far elaborare un piano dove stabilisca come
acquisire tali nuove capacità.
Fare
in modo che la persona immagini l’intera prestazione dall’inizio alla
fine facendo attenzione a sentire l’intero corpo, le sensazioni
muscolari mentre fa questo, muovendosi all’interno dell’esperienza il
più vividamente possibile e se c’è qualche distrazione suggerirgli che
la può mettere in un contenitore e riprenderla in un secondo momento.
Attenzione:
si precisa che l’approccio EMDR non si improvvisa ma bisogna apprenderlo
attraverso dei corsi appositi che permettono di non incorrere in gravi
errori ai danni delle persone che si fidano della professionalità del
terapeuta.
[1]
Shapiro, F., (1995a). Eye Movement Desensitization and Reprocessing:
Basic Principles, Protocols and Procedures. New York: Guilford Press.
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