Recensione
Critica del Libro “Psicologia dello Sport e non solo”
Ed.
ARACNE autore Dr. Matteo SIMONE
Ricco
di elementi informativi e di momenti formativi, il lavoro si presenta al
lettore come un memorandum e come un prontuario Sportivo oltre che manuale
medico-chimico- terapeutico.
Mette in guardia la
persona umana sulle conseguenze che possono derivare da una pratica
sportiva usata tanto per…… senza un fine vuoi salutare, vuoi
dilettantistico, vuoi amatoriale, vuoi competitivo.
Significativa è la
descrizione del primo approccio dello psicoterapeuta con l’atleta, con
definizioni esatte e precise nonché spiegazioni amichevoli che inducono a
seguire i consigli in crescendo.
Interessante si
rivela la spiegazione sull’autoefficacia e sulla prestazione di successo
ottimale (IZOF) valorizzata con varie tematiche per il raggiungimento di
obiettivi specifici.
Non è trascurata la
pratica per i diversamente abili: infatti essi possiedono abilità
differenti che consentono loro di sostituire la condizione, nella quale
vivono, in una “comparatio” che ripone fiducia in se stessi ad
affrontare gli sports a loro più consoni.
Utile la trattazione
sullo Sport in ambiente lavorativo con i consigli ad hoc per evitare
disagi e infermità che possono ledere la persona umana.
Indispensabili sono i
suggerimenti sulla preparazione alla Corsa prima e alla Maratona (metafora
della vita) poi, la quale ultima, essendo un investimento di energie
fisiche e di tempo, richiede consideratezza e ponderatezza per un corretto
rispetto per sé e per gli altri.
La tematica sul DOPING
è di un interesse peculiare: infatti, facendo riferimenti antropologici
(uno fra gli altri CASTANEDA) è completa di significati e densa di
fenomeni che propalano insegnamenti utili e concreti per spaziare un
orizzonte vasto nella conoscenza della realtà, servendosi della
“percezione”, elemento-cardine che porta alla “consapevolezza”
requisito-base del livello di energia che fluisce nel mondo.
Chiare sono le
motivazioni sulle sostanze dopanti che oltre a metamorfosare il corpo
umano possono condurre al suicidio, a rapporti sessuali non protetti, a
stato di ebbrezza, al possesso di un’arma.
Degno di nota è il
metodo da usare per i momenti traumatici (EMDR) che si focalizza sulla
risoluzione delle problematiche, dei disagi, dei conflitti, basandosi
sull’elaborazione e sull’informazione con comportamenti più adatti,
diminuendo la tensione, lo stress con una condivisione verbale
dell’esperienza.
Nel caso della
Psicologia dell’emergenza, significativo è l’intervento dello
Psicologo che, attraverso i segni comportamentali riesce a stabilire una
relazione sintomatica e di fiducia con una persona che chiede aiuto,
usando il Metodo Gestaltico.
Insomma quest’opera di facile ed accessibile consultazione, possiede
anche una copiosa bibliografia che permette riferimenti specifici ad
autori con una valenza esperienziale alta ed un potenziale informativo
curricolare eccellente.
PROF.ssa ISA MAGLI
P
S I C T V
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