"… se puoi incontrare il trionfo e la sconfitta Carissimo Carlo, sono stata messa al corrente degli ultimi avvenimenti. So che sei un po’ giù e non può che essere così. Ho avuto voglia di scriverti non per consolarti, ma per dirti che ti sono vicina e che ti capisco. Capisco la tua amarezza, la tua delusione, la tua rabbia. Però vorrei ricordarti che sei un ragazzo fortunato e ti spiego perché. Sei giovane, sano, intelligente, bello (ehi, non montarti la testa!), hai la possibilità di fare quasi tutto quello che vuoi. Sei circondato da molte persone che ti amano, che ti apprezzano e sanno dimostrartelo, e soprattutto hai un bene preziosissimo: hai degli splendidi genitori che sanno fare il loro mestiere. So che lo sai, ma voglio ricordarti di non darlo mai per scontato, non credere che sia "normale", "logico", "dovuto". La maggior parte del mio lavoro consiste essenzialmente nel rimettere insieme i cocci dei danni fatti, quasi sempre inconsapevolmente, da genitori egoisti, presuntuosi, ottusi. Quella che ti è capitata è una colossale ingiustizia, ma hai almeno la soddisfazione di sapere che tanti ne sono convinti e ti stanno esprimendo la loro solidarietà. Anche questo non darlo per scontato. Ci sono terribili ingiustizie vissute nella più totale disperante solitudine. Che fare? Io ho scoperto sulla mia pelle che combattere fa bene alla salute. Va bene lamentarsi, va bene arrabbiarsi, ma poi bisogna darsi da fare, cavolo! La vita è una guerra: contro la stupidità, l’ignoranza, la barbarie. Bisogna approfittare di tutte le occasioni e godersi al massimo tutte le cose belle – e ce ne sono tante – ma bisogna anche lottare, ognuno nel proprio campo, ognuno con le proprie armi. Devi trovare le tue. Tu sei un ragazzo che non deve perdere tempo a ricostruirsi, perché chi hai avuto accanto ha saputo tirar fuori da te il meglio e, credimi, se avessi un figlio, lo vorrei proprio come te. Ho apprezzato molto la tua decisione di scrivere al tuo preside, quel gesto da solo ti fa meritare un 1oo e lode . Hai dimostrato più maturità tu di tutti quelli che avrebbero dovuto giudicare della tua maturità. Qualcuno ha pensato di umiliarti, invece sei tu che l’hai umiliato, perché tu sei migliore. Devi esserne fiero, i tuoi lo sono, e anch’io. La nota dolente è che non è e non sarà l’ultima volta. Però chi è migliore degli altri ha un dovere, combattere più degli altri perché questa società migliori, questo nostro tempo migliori. Tu puoi scegliere: prepararti, affilare gli strumenti, e partire lancia in resta, oppure cedere alla tentazione di rinchiuderti nel tuo piccolo guscio tranquillo. Cerca altre persone come te – non sono molte, ma ce ne sono, fidati – e anche se talvolta ti sembrerà di essere solo, non arrenderti. Sai quante volte un uomo solo, una donna sola hanno fatto dei veri “miracoli”? Ricordo una piccola donna siciliana che da bambina comprava, per liberarli, tutti gli uccellini in gabbia che trovava, e da grande ha iniziato a ribellarsi - da sola - contro l’usanza incivile di sparare ai falchi durante le loro migrazioni (non ti dico le minacce e le ritorsioni che ha subìto). Qualche anno fa ha messo su un’efficientissima organizzazione ed ha ricevuto un prestigioso premio internazionale. Tutte le epoche hanno avuto aspetti negativi, ma questa nostra società sembra faccia di tutto per penalizzare i suoi figli migliori, i più dotati di saggezza e forza d'animo, tendenza quanto mai masochistica e insensata. E' importante reagire. Tu hai coraggio, una qualità molto rara, non sprecarlo. Ciao
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