Dove
corro Domenica? Quale gara scelgo? Una per beneficenza o ben premiata? Matteo
Simone Gli
atleti professionisti o d’elite o evoluti hanno degli obiettivi a lunga,
media e breve scadenza, decidono in quali periodi vogliono raggiungere il
massimo della prestazione fisica per ottenere primati personali o per
vincere la gara o una medaglia olimpica, o un campionato assoluto o Master
o una categoria, la maggior parte degli atleti amatoriali sceglie di
gareggiare spesso e anche se ha degli obbiettivi a lunga, media o breve
scadenza decide di partecipare alle gare come allenamento e quindi, si può
dire che ha più margine di scelta rispetto alla gara domenicale, in
quanto la cosa importante è provarsi in gara, testarsi sulla sua forma,
confrontarsi con gli altri amici di allenamento o della sua categoria e,
quindi, capita che spessissimo si partecipa a competizioni podistiche
dando il massimo. Ho
voluto fare questa premessa per invitare gli indecisi, ma anche quelli che
hanno già le idee chiare perché si fa sempre in tempo a cambiare
programmi, a partecipare al Tour
-
donna: il più grande evento "al femminile", oltre 15.000 donne
coinvolte , 20 ore di festa, musica e sport; -
sport e benessere: -
solidarietà e impegno sociale: lotta e prevenzione ai tumori del seno,
sostegno alle donne vittime di violenze domestica; queste sono le grandi
"cause" che Avon Cosmetics tradizionalmente sostiene attraverso
la donazione completa dei fondi raccolti da Avon Running Tour; -
territorio e città d'arte: le principali piazze, i parchi, i centri
storici, i luoghi più suggestivi di 4 bellissime città come Bari, Roma,
Napoli e Milano. Il percorso di Avon Running Tour 09 ne toccherà i punti
più belli e caratteristici, consolidando il legame tra femminilità,
bellezza e territorio. Una
gara importante che si svolgerà a Roma domenica 26 aprile Tra
i citati contributi vi è l’intenzione di istituire un Centro
Multidisciplinare per l’approccio al problema della violenza sulla donna
al fine di garantire un intervento volto a rilevare e ridurre le
situazioni di violenza sulla donna attraverso un collegamento tra Azienda
ospedaliera S.Andrea, UU Facoltà di Medicina e Chirurgia, Telefono Rosa
secondo un modello integrato bio-psico-sociale.
Tale modello comporterebbe l’istituzione di un’équipe multidisciplinare in grado di: - prevenire e curare i disturbi fisici e/o mentali acuti o cronici derivanti da situazioni di violenza sessuale e non, occasionale o protratta nel tempo da attuarsi anche attraverso lo studio del collegamento della violenza con i processi di formazione delle patologie - identificazione fattori di rischio - sensibilizzare il pubblico a problemi correlati alla violenza (ad esempio bullismo). Inoltre i contributi riportano la descrizione riguardo al reato di stalking introdotto con il recente decreto legge del 23 febbraio 2009 e alcuni consigli su come difendersi dalle attenzioni “indesiderate”: - Il termine stalking è mutuato dal linguaggio venatorio: più precisamente dal verbo inglese to stalk che, letteralmente, indica l’appostamento di chi sta dando la caccia ad una preda. Lo stalking è il risultato di un’azione complessa realizzata attraverso una pluralità di comportamenti molesti: telefonate ricorrenti, invio di lettere, sms o e-mail, appostamenti e pedinamenti, danneggiamenti, minacce ed altro. - è inutile (se non disastroso) tentare di negare il problema perché si finisce inevitabilmente per sottovalutare la portata della minaccia che il molestatore è in grado di rappresentare. In molti casi infatti la tempestività della reazione da parte della vittima è forse l’unico strumento in grado di scoraggiare lo stalker e bloccare sul nascere l’assedio. In seconda battuta è di fondamentale importanza chiarire subito che il comportamento dello stalker non è gradito con una comunicazione in tono educato ma fermo ed inequivocabile. E’ decisamente molto meglio interrompere e/o rifiutare qualsiasi forma di contatto ulteriore con quest’ultimo. Se poi il rischio di venire aggrediti fisicamente dallo stalker comincia a farsi elevato è importante adottare tutta una serire di accorgimenti tipici della cosiddetta “sicurezza preventiva” come evitare di fare sempre la stessa strada per andare al lavoro o tornare a casa. Cercare di variare i propri orari e di evitare i posti isolati. Con un molestatore telefonico è meglio non cambiare numero dal momento che questo tipo di contromisura in realtà tende ad avere spesso l’effetto contrario ossia a motivare ulteriormente lo stalker nella sua “campagna di molestie”.
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