Dare
voce al silenzio:
un
obiettivo condiviso dalle famiglie dei bambini con Mutismo Selettivo
Margherita
Scorpiniti
Le
potenzialità aggregative del web risultano funzionali anche
ai bisogni delle famiglie dei bambini con Mutismo Selettivo, disordine
infantile della personalità, dovuto all'ansia, caratterizzato da una
incapacità del bambino di parlare in varie situazioni sociali.
Molte
caratteristiche distintive del comportamento che i bambini con
comportamento inibito presentano(come una certa inibizione a parlare in
pubblico) vengono attribuite da alcuni studiosi ( Shifon-Blum e Coll.) ad
una soglia di eccitabilità dell'amigdala, più bassa
rispetto ai soggetti che non hanno questo disturbo.
I contesti sociali in
cui i bambini con MS non si sentono tranquilli sono: la scuola, i
centri ricreativi in cui si organizzano delle feste, i parchi dove si
incontrano altri coetanei, etc...
Il problema ansioso
che si manifesta con le caratteristiche proprie del Mutismo Selettivo non
ha prodotto in Italia un' ampia letteratura clinica, per questo, i
genitori dei bambini colpiti trovano un canale di sfogo sui
blog, dove pongono domande, raccontano la loro esperienza e
dispensano consigli su come affrontare le tipiche problematiche che
caratterizzano questo disturbo.
Gradualmente si sono
aggiunti sempre più utenti, e gli ideatori di questi spazi virtuali hanno
compreso che si sarebbe creato un gruppo sempre più ampio.
Sono nate delle
relazioni di amicizia, che, per alcuni utenti, non sono rimaste
virtuali.
Il legame di aiuto,
che si è instaurato, è riuscito ad apportare dei benefici allo
stato d'animo di tutti i partecipanti..
Oltre a contenere
notizie sui casi di mutismo che si sono risolti nel mondo e sugli studi
scientifici di alcuni studiosi, questi blog consentono l'accesso a
forum per genitori che convivono da tempo con il silenzio
selettivo del loro bambino e che desiderano raccontare le personali
vicissitudini attraversate nel percorso di cura di questo disturbo.
Tra i vari racconti
spiccano quelli di alcuni genitori che hanno visto il proprio
bambino aprirsi all'uso del linguaggio verbale con persone diverse dai
familiari, in seguito al cambiamento di Istituto scolastico, e che
attribuiscono tale progresso ad una maggiore serenità
da egli riscontrata nella nuova Scuola.
Sempre su questi
forum, altri genitori raccontano di aver attribuito alla
precoce partecipazione del loro bambino ad attività sportive esterne alla
scuola, uno dei motivi che può avergli favorito l'uscita dal
silenzio. A proposito dei casi, in cui bambini con MS riescono a
sbloccarsi partecipando ad attività ludico/sportive
extrascolastiche, lo sblocco si potrebbe collegare ad una maggiore
sensazione di fiducia personale che questi proverebbero quando giocano con
coetanei che non conoscono il loro disturbo ansioso, rispetto a quando si
trovano in contesti in cui sono marchiati di avere il “
problema” e mostrano attenzione solo agli osservatori
esterni anziché alla loro effettiva prestazione nel gioco.
Invece, nel gioco con
i coetanei, assieme ai quali vogliono raggiungere un obiettivo comune
( segnare dei punti..,vincere..), questi bimbi riescono a
concentrarsi esclusivamente sulla propria prestazione affinché
porti vantaggio alla squadra di appartenenza e quasi per nulla
tendono a frenare le proprie azioni pur muovendosi di fronte
ad un pubblico vasto.
Questi due
aspetti li aiuterebbero a non vivere il problema ansioso
durante l'attività extra-scolastica, ecco perchè, mentre si svolge, si
lascerebbero andare alla comunicazione verbale
( M. Scorpiniti).
L'esclusione
dalla comunicazione verbale di persone estranee al proprio ambito
familiare, da parte dei soggetti con MS, crea un certo grado di
preoccupazione e sconforto nei loro genitori. La notizia, rintracciabile
su questi blog, che altri bambini con MS sono riusciti a parlare fuori
dalla famiglia, può riportare l'entusiasmo in tutti quegli utenti che
sperano in una guarigione del proprio bambino.
Tra gli obiettivi di
questi spazi on-line vi è dunque quello di offrire un’ ampia possibilità
di comunicazione e di scambio di informazioni sul disturbo, ma anche
quello di far rinascere, tra gli utenti, la speranza di far uscire il
proprio familiare dal blocco emotivo che lo limita nell'uso della parola.
Si tratta di un canale
rivolto, comunque, non solo ai genitori coinvolti, ma a chiunque si
interessi a questo argomento e voglia documentarsi o fornire ulteriori
contributi.
Probabilmente, molte
famiglie, non sanno dell'esistenza di questi gruppi. Tuttavia, questi
ultimi, sarebbero loro utili a non smarrire la fiducia nella possibilità
di superare il disturbo.
Obiettivi più
specifici di questi blog sono:- favorire in Italia una maggiore
ricerca scientifica sul Mutismo Selettivo; - creare un' associazione
composta da genitori di bambini che soffrono di questa difficoltà.
Anche in Francia
esiste un gruppo che gestisce un intero sito
dedicato al Mutismo Selettivo, in cui viene messo a
disposizione delle famiglie che vivono tale problematica, un forum che
consente loro di confrontarsi sul tipo di cura utilizzata. In questo sito
sono reperibili, inoltre, nuovi studi sull'argomento che potrebbero essere
tradotti in varie lingue per una loro maggiore diffusione.
La condivisione delle
esperienze di successo nella cura del Mutismo Selettivo e la
raccolta dei lavori di ricerca internazionale, pubblicati sui blog,
offrono sicuramente un'idea dell'impegno che questi genitori stanno
riservando al fine di realizzare il risultato di far uscire dal
silenzio i loro piccoli cari.
In conclusione, un
disturbo come il Mutismo Selettivo, poco conosciuto dalla ricerca,
solo qualche anno fa, può oggi essere affrontato con minori
perplessità dai medici, ma anche dalle famiglie dei bambini colpiti,
poiché, nuovi studi ne stanno favorendo la conoscenza e
hanno reso evidenti alcune esperienze di risoluzione del
sintomo che costituiscono fonti rilevanti dalle quali attingere per far
progredire la ricerca in materia.
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