“BALLARE
FA BENE:
AL
CORPO, ALLA MENTE … E ALLA RELAZIONE!” ©
di
Elisabetta Piga e
Barbara Ceccarelli
Ballare
è un’attività che stimola l’individuo in maniera benefica da un
punto di vista fisico e psicologico. Il corpo acquisisce maggior elasticità
e tono muscolare, una postura più corretta e una miglior coordinazione ed
armonia. I nostri sensi vengono piacevolmente sollecitati dalla musica,
dal movimento del nostro corpo nello spazio, dai colori e dalle immagini
che ci ruotano attorno e dagli aromi che percepiamo nell’aria. Tutto
questo scatena nel nostro cervello la produzione di endorfine, sostanze
chimiche dotate di una potente attività analgesica ed eccitante, che
hanno la capacità di regolare l'umore regalandoci piacere,
gratificazione, felicità e aiutandoci a sopportare meglio lo stress.
Ballare, dunque, dona benessere al corpo e libera la mente dall’ansia.
Ma il ballo è molto di più di un semplice gesto fisico, è una forma
espressiva che usa il corpo come mezzo di rappresentazione. Possiamo,
infatti, pensare a vari tipi di balli e alle loro origini, ad esempio l’Hip
Hop e la Break-dance, rappresentano la vita della strada, la Capoeira,
riproduce l’incontro tra danza e difesa personale simboleggiando
l’arte, la cultura e la storia del popolo brasiliano; i Balli Popolari
raffigurano ritmi e simboli antichi, la Danza del ventre ritrae un inno
alla femminilità e il Flamenco, con la sua travolgente passionalità,
rappresenta la simbiosi perfetta tra arte e tradizione mediterranea.
Il ballo, in ogni sua forma, non è soltanto un susseguirsi di movimenti
coordinati e fluidi ma esprime l’incontro tra il proprio corpo e il
proprio mondo interiore, che in un processo di crescita personale si apre
all’intimità e alla relazione con l’altro. Muovendo i primi passi
impariamo a conoscere noi stessi, a differenziare e controllare i nostri
muscoli e a prendere confidenza con il nostro corpo. La prima sensazione
che si percepisce è quella di non riuscire a stare in piedi, proprio come
quando un bambino impara a camminare, perdiamo l’orientamento e non
riusciamo a muoverci nello spazio. Poco a poco, però, inizia un processo
di crescita e di trasformazione, in cui ci scopriamo più sicuri e le
nostre movenze ci appaiono più naturali ed armoniche.
Siamo quindi pronti, se lo desideriamo, per entrare in relazione con
l’altro, come accade nei balli di coppia, dove, a stimolare
ulteriormente i nostri sensi, e conseguentemente le nostre emozioni, ci
saranno tutte le percezioni, infinite e sfaccettate, derivanti dalla
vicinanza e dal contatto con un altro essere umano, la vista di un
particolare volto, la percezione della consistenza e del calore di un
altro corpo e del suo odore, il ritmo di un respiro che si aggiunge al
nostro.
Oltre a tutto ciò, occorre soffermarsi a considerare che entra in gioco
un aspetto di relazione, con tutte le valenze di scambio comunicativo che
ad essa sono connesse!
Il ballo di coppia è infatti un’ottima metafora espressiva della
relazione tra i partner, se considerato dal punto di vista della
comunicazione non-verbale! Doversi muovere insieme, sulla stessa musica,
implica capacità relazionali fondamentali in una coppia: infatti, per non
ostacolarsi a vicenda, entrambe i partner dovranno imparare innanzitutto a
collaborare l’uno con l’altro. E’ vero che in questo genere di balli
è prestabilito che uno dei due (l’uomo) conduca e che l’altro (la
donna) segua la guida del primo, ma è pur vero che è necessaria la
medesima partecipazione attiva tanto nel dare un comando quanto nel
recepirlo ed eseguirlo correttamente, tanto nel mandare un messaggio
quanto nel comprenderlo, tanto nell’esprimere una volontà quanto
nell’assecondarla.
Inoltre, bisogna imparare a tenere sempre presente che si sta ballando in
due, anche quando i passi sono individuali. È importante apprendere come
far convivere due spazi personali che mantengano una distanza corretta tra
loro nonostante siano in movimento, in modo che ogni individuo possa
restare sempre in equilibrio sul proprio baricentro sebbene si sposti
insieme all’altro in maniera armonica: si è parte di un’entità, la
coppia, che avrà a sua volta un suo equilibrio da mantenere. Come
vogliamo chiamare tutto questo se non “vita coniugale”?! Fuor di
metafora, quelli appena espressi sono indubbiamente alcuni dei
“cardini” principali di qualsiasi relazione sentimentale duratura!
Oltre a ciò, il ballo ha un aspetto ludico e di piacere, che nel ballo di
coppia diventa vero e proprio divertimento, sfida, scherzo gioioso e gioco
seduttivo, elementi, insomma, che possono rivelarsi strumenti sicuramente
utili per rendere più piacevole il viaggio della vita, soprattutto se lo
si vuole affrontare in compagnia di un’altra persona.
Il progetto “Passi e
Passioni” nasce proprio dall’idea di usare il ballo come strumento
privilegiato per sperimentare e apprendere questi concetti relazionali. Il
programma prevede un primo step in cui si insegnano alcuni passi-base e
semplici “figure” dei balli di coppia caraibici, che possono ben
rappresentare concetti-chiave inerenti il benessere nelle relazioni
intime, come ad esempio una corretta distanza emotiva,
l’interdipendenza, la fiducia reciproca, il rispetto e l’attenzione
verso l’altro nella sua diversità, la coordinazione dei ruoli e delle
specifiche competenze, la gestione del potere e la socialità della
coppia. In un secondo momento le coppie verranno guidate in una lettura
metaforica e psicologica di quanto acquisito, per fargli comprendere le
dinamiche relazionali che instaurano tra loro. Il fine di tutto ciò è
quello di accrescere l’intesa e la complicità delle coppie dei
partecipanti, offrendo anche la possibilità di divertirsi insieme, e
meta-imparando quindi l’importanza di ritagliarsi uno spazio privato di
piacere all’interno della vita quotidiana!
Perché
ballare fa bene: al corpo, alla mente … e alla relazione!
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