Caro
Corrado,
dopo
tanto tempo ho letto la sua risposta, tempo impiegato ad aiutare mio
fratello; da Giugno fino ad oggi, gli sono sempre rimasta vicina ,
come lei mi ha suggerito, ma la situazione non è migliorata ma neppure
peggiorata.
Sembra una persona spensierata e tormentata, lo descriverei come un
apatico, senza voglia di fare…….. accenna sempre a quel suo
desiderio di sparire per vivere in posti isolati ed incontaminati.
La
settimana scorsa mi ha detto di aver scritto la lettera di dimissioni
dall’ordine degli avvocati, rinunciando alla carica di segretario e
per usare le sue parole “ ho messo fine ad un impegno assillante che
durava da 15 anni” e dopo aver chiacchierato, davanti ad
una tazza di caffè, sono arrivata alla conclusione che la sua decisione
sia stata sofferta e allo stesso tempo liberatoria.
Lui
insieme ai suoi amici hanno “ creato” nella mia città, se posso
usare tale espressione, l’ordine degli avvocati; è come una sua
creatura a cui ha detto basta con le lacrime agli occhi.
Gli
ho proposto di venire a vivere con me e la mia famiglia e mi sento
rispondere: “ ho bisogno della mia libertà e dei miei spazi”.
Legge,
fa lunghe passeggiate, ma non lavora e non vuole svolgere nessun altra
attività, le banche hanno già mandato delle comunicazioni e hanno
chiuso i suoi conti in rosso.
Oltre
a stargli vicino ci sarà qualcosa che posso fare, una persona non si può
distruggere così solo perché la sua testa vede nero.
Perché
non accetta questo suo malessere? Mi può suggerire un modo per fargli
capire che sta male e se conosce qualcuno a cui posso chiedere aiuto mi
può scrivere l’indirizzo e il recapito telefonico.
Può sembrare assurdo ma sono disposta a fare da intermediario tra il
medico o l’ente che mi indicherà e mio fratello……………..
voglio aiutarlo; vorrei imparare dei metodi o conoscere delle
frasi che possano svegliarlo da questo sonno mortale.
Aspetto
presto sua notizie, grazie.