DIARIO DI UN DEPRESSO (05/01/2007) Sto leggendo un libro molto bello, mentre la mia solitudine mi attanaglia. Ma sto bene, in linea di massima. Si è aggiunta l’ennesima grana per il pc/Internet/tre ma è facilmente risolvibile e non voglio parlarne. Vorrei parlare di me e delle cause dei miei problemi. Valeria dice che è anche la mia impulsività ad avermi indotto a chiedere l’aspettativa. Quando ricevo un ordine o mi si chiede una cosa da fare io vengo preso subito dal panico e reagisco male. SE poi le cose che mi si chiedono sono tante allora entro nella confusione più totale. Devo assolutamente imparare a gestire l’ansia e la fretta, la mia impulsività. Valeria dice anche che i miei problemi scaturiscono dal fatto che ho sempre avuto la fortuna di avere nella vita qualcuno che mettesse le pezze alle mie cazzate (papà, lei stessa etc) e che questo non mi ha certo aiutato a crescere. Per cui adesso dovrò imparare la lezione e cominciare a crescere. Quando leggo la posta dell’ufficio non ho grandi sussulti, grazie a Dio. Ora devo solo chiamare lo psichiatra e riprendere gli appuntamenti con la M*******. Tra poco inizierà la grana del rinnovo del permesso sanitario temporaneo e spero che il Dr. B******* mi possa dare una mano. Andrò prima io a fare la questa: se non dovesse funzionare (come temo) mi rivolgerò a lui. Per un attimo ho pensato che potrebbe essere l’occasione per scrivere un romanzo. Il problema è che mi manca la storia, mi manca l’ispirazione, insomma mi manca tutto quello che serve per scriverlo. Voglio dire, ho solo la capacità di scriverlo materialmente, non anche l’ispirazione inventiva che è la madre del racconto. Magari non è necessario scrivere racconti. Magari posso scrivere risposte ad articoli di giornale, brevi racconti su riviste specializzate e così via. In fondo, voglio dire, il romanzo non è l’unica forma di scrittura esistente. Dovrò reiniziare la mia serie di recensioni: Factotum, la balena ed il calamaro, il sapore dell’anguria, crash, le particelle elementari e chissà quante altre ancora. Certo è che non posso chiedere a Valeria di prendermi tutti gli indirizzari sul mio pc. E ora che ci penso non posso nemmeno chiederle di prendermi una copia del mio pc. ……………Sto sostanzialmente scrivendo cazzate vuote, per cui smetto e mi impongo questa nuova regola: scriverò solo quando ne sento il bisogno ed avrò qualcosa da dire. (…..) Volevo solo dire che non so perché ma nei negozi e nei supermercati non mi sento bene, non mi sento a mio agio. Mi prende un po’ di apprensione, di paura, non so di che poi. Credo, comunque, sia una cosa normale per i depressi e per gli ansiosi. Forse troppa gente, forse il caos, forse l’incontrollabilità della situazione. Fatto sta che è una mezza sofferenza, anche se, anche qui, credo di stare migliorando abbastanza. Caro diario o caro Corrado, ti voglio bene. Il problema, vero, che mi sta attanagliando in questo periodo è il sesso. Non riesco ad avere un’eiaculazione nemmeno a pagarla ora. Non so perché, neanche a dirlo, probabilmente dipende dai medicinali che prendo. Spero, cioè, che sia così, altrimenti sono guai. Valeria dice che il mio problema è godere e non eiaculare. Ha ragione, manco a dirlo, però anche il problema dell’eiaculazione è qualcosa da risolvere e anche in tempi brevi.
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