CONTRIBUTO DI GAIA 23/12/2006
Ieri serata in pizzeria , era già tutto il giorno che avevo le palpitazioni e di conseguenza mi ero iniziata ad agitare...nel bel mezzo della serata ho sentito il collo che si irrigidiva , la vista si è annebbiata e mi sentivo svenire , era proprio come il mio primo attacco di panico 7anni fà. Ho chiesto alla ragazza di mio fratello si mi poteva accompagnare fuori per prendere una boccata d'aria , avevo voglia di piangere e urlare , i progressi che avevo fatto dove erano? i pensieri funzionali che fine avevano fatto?.Avevo paura di star male di dover morire lì in quella pizzeria in quel momento , poco prima di Natale!. Non sono riuscita a mettere in atto i pensieri e i comportamenti funzionali , sono tornata indietro era proprio questa l'occasione dove mettere in pratica tutte le cose belle che ho imparato per uscire dal panico invece eccomi lì nuovamente a piangermi addosso ed ad avere paura!. La notte è stata brutta nel mio cervello c'erano tante cose : 1. Ho perso la battaglia. 2. Non ho imparato nulla è facile dire che si sta meglio quando non si hanno attacchi di panico. 3. A cosa serve continuare a fare la psicoterapia se poi non so mettere in pratica le cose che mi dicono?. 4. Sento che mi sta tornando la paura di uscire e di stare sola. 5. E la cosa più brutta è che ho pensato :"Dal panico non si esce è inutile che ci raccontiamo storie stiamo destinati a vivere nella paura di un nuovo attacco proprio quando meno ce lo aspettiamo , proprio quando pensiamo di stare sulla buona strada per la guarigione". Avevo paura perché il giorno dopo avrei dovuto affrontare i miei 700metri a piedi da sola che mi ero conquistata con tanta fatica e tanta felicità , avevo paura di stare a lavoro , ho desiderato tutta la notte che la madre del bimbo che tengo mi telefonasse per dirmi che oggi non serviva che andassi da lei e invece oggi mi sono alzata e vestita in preda all'ansia sono uscita con il terrore ma quando sono arrivata per distrarmi mi sono messa a scrivere questa testimonianza e più scrivevo più mi dicevo ."QUANTO SEI SCEMA!" ... si è vero sono scema , ieri tornata a casa ho pensato solo al brutto di quello che era successo ma invece delle cose positive ci sono state e cioè . 1. Per primo la battaglia non è la guerra e la guerra contro il panico è lunga e fatta di tante piccole battaglie. 2. Chiedendo di farmi accompagnare fuori ho messo in atto un comportamento funzionale perché incosciamente sapevo di non dover morire li per li e sapevo che un pò d'aria mi avrebbe fatto bene!. 3. In altri tempi sarei voluta andare subito a casa senza finire la mia serata con gli amici. 4. Sicuramente prima sarei rimasta a casa immobilizzata sul letto e invece oggi sono uscita andata a lavorare e stasera anche se ho paura che mi possa risuccedere andrò a cena con i colleghi di mio marito. Forse non sono riuscita a pensarci subito e mi sono buttata giù pensando tante cose brutte ma poi a mente fredda ho capito che piccoli passi in avanti lì ho fatti e che si la situazione era terrificante e io non sono stata il massimo ma alla fine mi sono comportata molto meglio delle precedenti volte .Perciò se vi dovesse succedere di pensare che dal panico non si esce come ho fatto io ieri sera ripensate a come vi siete comportati e capirete che anche se minuscoli avete sicuramente fatto passi in avanti rispetto al precedente attacco!
| |||
CISP
www.psic.tv
www.cisp.info
www.attacchidipanico.it
www.psicoterapie.org
www.tossicodipendenze.net Copyright © CISP |