CONTRIBUTO DI GINA 04/12/2006
Ciao a tutti sono Gina, vi ringrazio molto per i vostri contributi che spero mi aiuteranno a superare questo panico che dura ormai da moltissimi anni.Vi parlo di una situazione personale accaduta di recente. Mi trovavo in casa sola con mio figlio di 2 anni e stavo preparando il pranzo. Mia figlia di 4 anni era uscita a fare una passeggiata con il nonno. Dopo circa mezzora suonano alla porta era Giulia (mia figlia), grida che il nonno era svenuto per strada. Oddio cosa posso fare? E se mio padre era morto e non svenuto? Non ho il tempo di pensare chiesi a Giulia di rimanere a casa con Francesco, perché mi ero accorta uscendo dal portone che mio padre era sdraiato per terra a circa 50 metri da casa. Esco di corsa ma non ce la facevo da sola a sorreggere mio padre, così decisi di chiedere aiuto alla vicina, ma mentre stavo per rincasare mia figlia mi viene incontro dicendomi di aver chiuso la porta di casa e Francesco era rimasto dentro da solo con il gas acceso. Ora svengo! Ma non posso mi dico dovevo calmare Francesco e tentare di entrare in casa per spegnere il gas. Mentre sentivo le urla di Franci, io avevo già deciso di scavalcare dal balcone della vicina per poter entrare a casa mia. Scalza mi arrampico (1° piano) e riesco per fortuna senza cadere di sotto ad entrare in casa in quanto le finestre del balcone le avevo lasciate aperte. Riabbraccio finalmente mio figlio, aiuto mio padre e calmo mia figlia terrorizzata. CONCLUSIONE Il panico dove era andato a finire? Mi dico brava da sola. L'unica cosa di cui poi mi accorgo era quella di essere uscita in camicia da notte e scalza. In momenti di reale necessità mi sono accorta di avere tanta grinta.
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