CONTRIBUTO DI ANTONELLA 28/11/2006
Prima di tutto un caro saluto e un ringraziamento per quello che anche voi state facendo per me.Un saluto particolare a Gaia, che conosco di persona! Hai visto? sei riuscita a guidare anche tu la macchina andando al di là del nostro naso...bravissima! scommetto ti sei sentita un leone,proprio come mi sono sentita io.La cosa positiva è che ora non mi faccio più problemi nè per le distanze, nè per l'ansia da parcheggio, nè di perdermi...ma in fondo si,ma che importa, sempre così controllati a pensare sempre al peggio! ma prendiamo anche una multa ogni tanto!, perdiamoci pure in mezzo al traffico, in fondo quanto può durare? torneremo sicuramente a casa!. Vorrei contribuire anch'io con una situazione un pò personale, ma vale la pena dividerla con voi ed è questa: SITUAZIONE: litigo di nuovo con il mio ragazzo...solita storia...soliti motivi..
COMPORTAMENTO: vado in ansia, mi dispero, piango..mi sento sola e mi chiudo in casa.Mille pensieri negativi nella mia testa. "Non troverò mai un uomo che mi ama davvero e che comprenda la mia natura sensibile". Passo la domenica a compiangermi, ma verso sera le cose nella mia testa cominciano a cambiare.
PENSIERO FUNZIONALE: - non posso continuare a mandare avanti questa storia; - lui soffre di depressione ed il mio affetto non potrà mai essere abbastanza per guarirlo, dipende molto da lui. - non è verò che rimarrò sola, ho la mia famiglia,ho un lavoro che mi piace, ho i ragazzi del CISP - e se anche non dovessi trovare un uomo che mi ama,pazienza! vuol dire che in questa vita devo prima raggiungere altri scopi. - la mia felicità non deve dipendere dall'umore di altri; - non è detto che la mia realizzazione sia necessariamente nel formare una famiglia. Se ora l'avessi magari reclamerei la mia libertà, chi lo sa?! - devo pensare al mio benessere e per farlo ho bisogno del mio contributo e di persone positive intorno a me.
IMMAGINE MENTALE: mi vedo proiettata in un futuro migliore.
CONCLUSIONE: la mattina seguente, mi sveglio con un unico pensiero in testa, come per magia ho deciso, finalmente, "lo lascio"...un rapporto sentimentale è fatto di reciproco rispetto,bisogna venirsi incontro ed essere disposti ad accettare ognuno le esigenze dell'altro. Se uno si rifiuta di collaborare, di costruire,per l'altro significa solo una strada in salita e non è detto che si arrivi alla cima del monte. Amore, comprensione, gratitudine sono sentimenti troppo importanti e come tali devono essere condivisi e rispettati, quando tutto ciò non esiste si alimenta solo l'illusione. Ora voglio vivere giorno per giorno, con le mie conquiste e perdite e la domanda che mi pongo è questa: "cosa posso fare oggi per rendere la mia giornata più utile e costruttiva"...Funziona! Saluto tutti affettuosamente.
| |||
CISP
www.psic.tv
www.cisp.info
www.attacchidipanico.it
www.psicoterapie.org
www.tossicodipendenze.net Copyright © CISP |