DIARIO DI UN DEPRESSO (17/1/2007)
Giornata
straziante anche oggi. Intrappolato e avvinto dalla noia, dalla pigrizia e
dal sonno. Mi spiace molto che Valeria non stia tanto bene, per il resto
non ho molto da dire. Mi
piacerebbe essere come C. Bukowski, che trovava sempre il tempo per
scrivere e raccontare, pur nella sua squallida vita. Io ho il tempo ma non
ho niente da raccontare. Penso a che opinione si fa la gente a proposito
di questo diario, sempre che lo leggano. A parte questi brevi pensieri non
ho molto da dire oggi. La vacanza sulla neve mi mette un po’ in
agitazione, specie perché non mi sono ancora preparato le cose e perché
non so quali cose vadano portate. La pasticca per la cinesi non sta
facendo effetto per il momento, ma sono solo due giorni che la prendo e
non posso pretendere di più. Mi chiedo, piuttosto, come io faccia a
essere e ad esistere in questa squallida maniera. Dovrei fare almeno un
po’ di ginnastica per la neve ma non faccio nemmeno quella e corro il
serio rischio di farmi male alle gambe o alle ginocchia…….ohps, mi
metto a fare dieci piegamenti sulle gambe…..scusatemi. Fatto e ho il
fiatone per 20 piegamenti, che declino!!!!! Non so per quale motivo (forse
a causa degli uccelli che mi stanno volando davanti) ma ho in mente la
scena in cui uno stormo di oche che sta emigrando vengono abbattute una
alla volta fino al massacro ma cominciando sempre dall’ultima oca,
affinché le altre non si accorgano di quello che sta succedendo. Valeria
ha paura che io abbia il morbo di parkinson. Effettivamente ogni volta mi
ritrovo con qualche nuovo tremore in qualche nuova parte del corpo (stamane
l’indice della mano destra), ma da qui a sospettare di avere il morbo di
parkinson ce ne vuole.
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