DIGLI
DI NON BERE! IN
STRADA, LA PROSSIMA VOLTA POTREBBE NON ESSERCI “Mamma,
sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello
che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto
che dovevo guidare, così ho bevuto una sprite. Mi sono sentita orgogliosa
di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai
suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi
dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato
giusto. Quando la festa é finita, la gente ha iniziato a guidare senza
essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza
che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava...
qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un
poliziotto che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era
ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana. Il mio sangue é
sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non
piangere. Posso sentire i medici che dicono:"questa ragazza non ce la
fará". Sono certa che
il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche,
mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io
adesso devo morire... Perché le persone fanno tutto questo, mamma?
Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore é come se mi pugnalasse
con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non
spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a
quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo
avessero detto, io adesso sarei viva.... la mia respirazione si fa sempre
più debole e incomincio ad avere veramente paura. Questi sono i miei
ultimi momenti, e mi sento così disperata.... Mi piacerebbe poterti
abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti
che ti voglio bene. Per questo..... Ti voglio bene e....addio." Queste
parole sono state scritte da un giornalista che era presente
all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il
giornalista scriveva... chocato.. Questo giornalista ha deciso di iniziare
una campagna di prevenzione, che certamente merita di essere sostenuta. - 8000 morti, - 20.000 invalidi, - 170.000 ricoverati - 500.000 prestazioni di pronto soccorso senza ricovero. Nel 2000 il costo degli incidenti stradali era di circa 55.000 miliardi, dai 30.000 miliardi del 1993, con un andamento esponenziale alquanto significativo. Fasce di età: al primo posto sono: 1) 14-17 anni, che è anche l’età del motorino, da cui la decisione di alcuni Comuni di prevedere un patentino anche per i tredicenni; 2)
al secondo posto 18-29 anni, l’età di inizio della guida
dell’auto. La poca esperienza, l’ebbrezza del sabato sera, il desiderio di riscatto dai genitori, il bisogno di dimostrare il proprio coraggio e la voglia di dominare la paura, rendono i giovani più a rischio. Come aiutarli è la grossa domanda che ci si pone. “Dirgli di non bere”, certo non basta, ma può essere l’inizio di un dialogo, di un pensiero alternativo, che tenga conto non solo dell’ebbrezza del sabato sera, ma anche di un concetto di libertà più etico, che tiene conto dei limiti e delle potenzialità di ognuno, che non rischia di danneggiare qualcuno. E’ la libertà del gabbiano Jonathan Livingston, che vola libero nel cielo, oltre i confini, ma non troppo vicino al sole.
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