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CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

(come gestire i conflitti)

Il corso ha ottenuto 12 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie e il riconoscimento dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio


COPPIA E SESSUALITA'

di Barbara Rossi

 

 
E' sempre esistita l'esigenza di costituire un'unione, che sia di tipo eterosessuale, omosessuale, o transessuale. Chissà, sembra faccia parte della natura dell'uomo. Nel tempo il modo di stare insieme nella coppia ha seguito un notevole percorso evolutivo, quasi un'altra rivoluzione copernicana: dall'essere immersa e confusa nel clan, all'essere inserita nel contesto della famiglia patriarcale, fino alla vita di oggi, dove emerge la preoccupazione di definire con chiarezza i confini e gli spazi dalle rispettive famiglie d'origine. Addirittura oggi è considerato benefico, per la salute mentale di tutti i membri della famiglia, tenere distinti i ruoli di padre e madre da quelli di marito e moglie, da quelli di uomo e donna. Quante volte si sente dire che un matrimonio non va bene per i legami difficili e stretti con la famiglia d'origine, a volte fin troppo presenti nel cercare di favorire un benessere che non viene (vedi conflitti nuora/suocera, tra genitori di lui/di lei, rivalità genero/suocero, tra essere padre/uomo, madre/donna, ecc.). Di fatto ciò che tiene unita la coppia non sono più le regole esterne (religiose, morali, sociali, economiche, di clan…) ma sono i sentimenti, buoni o cattivi che siano. Ciò che cementa può essere l'amore ma anche l'odio, la solidarietà o il conflitto. Vari infatti sono i motivi per cui le persone si sposano o restano insieme. Ciò che è certo è che la mancanza di sostegni esterni rende la coppia più fragile e più soggetta a rotture e separazioni, tanto che alcuni autori stimano in 10 anni la durata del ciclo vitale di un rapporto, dopo di che la coppia si rifonda, si rinnova o si separa. Un aspetto importante di questa nuova coppia e che vorremmo sottolineare è la gestione del potere, in quanto i due componenti della coppia, almeno su un piano sociale, giuridico, culturale, hanno pari peso. Ciò può avere come conseguenza la estenuante ricerca del compromesso, per il timore che l'altro non valorizzi sufficientemente, o la vitalizzante disponibilità a creare nuove soluzioni, con la possibilità di ottimizzare le reciproche abilità e risorse. Se ciò può essere valido in tanti campi, è decisivo nell'ambito della sessualità. Ad esempio ci si chiede: c'è desiderio per entrambi, o c'è il rimprovero perché l'altro non desidera abbastanza (sempre che si possa imporre il desiderio)? Chi prende l'iniziativa? Uno solo o entrambi? C'è piacere per tutti e due o prevale il desiderio di soddisfare l'altro, anche rinunciando al proprio piacere? C'è una piena soddisfazione o c'è l'ambivalente speranza che la prossima volta vada meglio? O c'è la triste e amara rinuncia a sperare in un miglioramento? Ci sono regole predefinite e rigide sul quando e come, o c'è la libertà di sperimentare in modo creativo nuovi modi? Un letto di intimità o un terreno di guerra dove si giocano conflitti ben più grandi? E' evidente come abbia perso valore la finalità prevalentemente riproduttiva della sessualità coniugale e acquisti sempre più importanza la passione, l'intimità, la complicità, la progettualità, dove tenerezza si integra con sensualità ed eros. Potremmo dire che due sono le facce dell'amore: l' "amor sacro", come l'affetto puro e profondo di una madre, e l' "amor profano", come il gioco seduttivo e accattivante di un'amante. Quando il gioco affettivo - sessuale è armonico e sereno, queste due parti sacro/profano devono conciliarsi nella stessa persona; quando invece queste parti non si conciliano, tanto da vedere moglie/marito più come una madre/padre che come un compagna/o, ne nasce una forte tensione conflittuale, o la ricerca di un'amante (si dividono così su due persone le due parti). Allo stesso modo la paura di non bastare all'altro o di non essere sufficientemente bravi e all'altezza della situazione, genera una tale tensione che si ripercuote sul rapporto limitandolo (impotenza, frigidità, eiaculazione precoce, anorgasmia, ecc.). Il viagra ed altri farmaci, talvolta utilizzati come ausilio, se possono risolvere il problema da un punto di vista anatomico-funzionale, non risolvono i significati affettivi che rendono difficile il lasciarsi andare al piacere, realizzando un pieno soddisfacimento.

 

La comunicazione assertiva
di Lanari Gianni, Calbi Nunziata - Ed. Finson

L'assertività o arte del rapporto interpersonale è, in Italia, una disciplina ancora misconosciuta. Essa descrive un modo di agire e uno stile relazionale in cui il rispetto dei propri desideri e bisogni riveste un ruolo di primo piano, mantenendo allo stesso tempo l'attenzione ai diritti e all'uguaglianza tra le persone. Il manuale guida il lettore lungo un percorso di crescita e auto-miglioramento che conduce all'equilibrio con se stessi e a una migliore interazione con gli altri...

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