L'IPNOSI
E LE SUE APPLICAZIONI IN DERMATOLOGIA
di
Eduardo Salbitano
Fra le tecniche terapeutiche utilizzate in medicina per la risoluzione dei
problemi dermatologici quelle psicoterapeutiche sono purtroppo ancora poco
considerate, non riflettendo sul fatto che gran parte dei problemi
dermatologici sono originati da cause puramente psicosomatiche, in tale
ottica il ricorso al dermatologo è cosa immediata così come i
numerosissimi farmaci dedicati alle varie patologie della pelle.Pur
tuttavia sempre più spesso si evidenziano situazioni un cui il paziente
sperimenta sulla sua pelle tutta una serie di farmaci pomate e trattamenti
che in alcuni casi non apportano i benefici desiderati con questo non
voglio screditare la dermatologia ed i suoi professionisti ma è utile
sapere che in alcuni casi si è visto come determinate patologie sono
scomparse in modo molto rapido e quasi magico successivamente all'utilizzo
di una metodologia d'intervento psico terapeutica.Nell'ambito di tali
interventi l'ipnosi è quello che ha dato e continua ad apportare
risultati molto rapidi e davvero sorprendenti. Vediamo quindi che l'ipnosi
è una delle tecniche più antiche con cui si sono affrontate
numerosissime patologie non risolvibili con la farmacologia ad esempio
tale tecnica veniva usata per compiere interventi chirurgici fin dai tempi
degli Egizi quando non esistevano gli anestetici così come
successivamente nel secolo scorso in Europa periodo in cui il
dott.J.Ellioson eseguiva operazioni chirurgiche indolori presso
l'University College Hospital a Londra, mentre il dott. J.Esdaile nel 1852
pubblicò un testo su alcune operazioni chirurgiche (come le amputazioni)
compiute utilizzando l'ipnosi. Ed ancora in Francia, nel 1837, fu
presentato uno studio sull'estrazione indolore dei denti.Naturalmente con
l'arrivo dei moderni anestetici chimici l'ipnosi fu utilizzata per altri
impieghi pur tuttavia si evince come l'ipnosi possa essere uno strumento
veramente molto potente, e funzionale Il meccanismo d'azione dell'ipnosi
può essere brevemente così riassunto l'immaginazione del soggetto crea
una realtà vivida e precisa che si origina dalle suggestioni fatte dall'ipnotista,
o dalle suggestioni che vengono dall'ambiente stesso, ed anche dalle
suggestioni che hanno origine dentro il soggetto. Questa particolare
condizione di attenzione e concentrazione focalizzata (TRANCE) permette al
soggetto di reagire e accettare le suggestioni, proposte come una serie di
immagini metaforiche e simboliche, il cambiamento fisiologico quindi viene
effettuato direttamente dal paziente. (purché si trovi in una trance
sufficientemente profonda).Riducendo quindi l'entità dei sintomi quali il
dolore ed il prurito, l'ipnosi ridurrebbe anche il carico di ansia al
quale il paziente si trova continuamente sottoposto.Dal punto di vista del
funzionamento del Cervello accade che con l'uso di visualizzazioni,
metafore e fantasie guidate per determinare l'instaurarsi della trance si
fa in modo che l'emisfero cerebrale dominante, sede della razionalità,
del pensiero logico-deduttivo, delle abilità critiche e analitiche.venga
posto in uno stato di attesa, al contrario viene invece attivato l'altro
emisfero, legato alla creatività, l'intuizione, le emozioni, la
visualizzazione e la sintesi. In una persona ipnotizzata quindi si osserva
un calo dell'attività delle regioni frontali del cervello, correlate alla
vigilanza e alle capacità critiche, mentre sono stimolate le aree
occipitali, dove si trova la funzione di visualizzazione
multisensoriale. L'ipnosi crea poi un ponte tra mente e corpo grazie
all'Ipotalamo, porzione del cervello situata nel sistema limbico (la parte
più interna e "antica" dal punto di vista evoluzionistico).
Stimolato dalle suggestioni ipnotiche, l'ipotalamo converte gli impulsi
elettrici delle cellule nervose in messaggi ormonali diretti ai vari
organi, tramite una ghiandola chiamata ipofisi. L'elettroencefalogramma
dimostra che durante la trance nel cervello aumentano le onde alfa,
indicative di uno stato di veglia e di rilassamento al tempo stesso: il
soggetto non dorme, ma la sua mente non è impegnata in nessuna operazione
razionale. l'ipnosi sembra intervenire poi nella regolazione del flusso
sanguigno e di altre funzioni del sistema nervoso autonomo che normalmente
non sono sotto il nostro controllo conscio. Si ha quindi la modificazione
di organo e d'apparato che porta alla risoluzione della sintomatologia
interessata.Attualmente tale tecnica (dopo i numerosi affinamenti
apportati da eminenti clinici e studiosi fra cui spiccano i nomi di Milton
Erickson e di Franco Granone) viene utilizzata con successo dove la
farmacologia non da i suoi benefici è stata quindi impiegata come
coadiuvante terapeutico nel trattamento di vari problemi fisiologici e
comportamentali; riduce, ad esempio, i dolori provocati da mal di schiena,
ustioni e cancro. Secondo alcune ipotesi gli effetti terapeutici
dell'ipnosi sarebbero superiori a quelli esercitati dalla somministrazione
di un placebo; Per quanto riguarda specificatamente la dermatologia e i
suoi disturbi si riscontra come la pelle, ricca di terminazioni nervose,
è particolarmente sensibile alle sollecitazioni dell'inconscio, fra i
disturbi dermatologici affrontabili con l'ipnosi troviamo le Verruche tale
patologia è la risultanza dall'infezione del virus Papova. Tale virus ha
la capacità di riprodurre nel nucleo delle cellule dell'epidermide, e
sembra attualmente che questo stesso virus sia responsabile per tutti i
tipi di verruche comuni. Le verruche sono un disturbo comune, e la perdita
delle verruche può essere facilmente ed obiettivamente valutata. ed è
per questi motivi che le verruche sono state il disturbo dermatologico più
studiato e osservato con un intervento psicologico specifico.La prima
ricerca moderna sull'uso di procedure psicologiche per trattare le
verruche venne condotta dal medico francese Bonjour (1929).Lui credeva che
la pelle era un organo che poteva esprimere disagi psichici con sintomi
fisici, e quindi molti disturbi cutanei avevano cause psicologiche. Già
nel 1888, Bonjour aveva sviluppato una procedura per curare le verruche.Lui
faceva disegnare la parte del corpo compromessa del paziente su un foglio
di carta dove segnava ogni verruca. Poi, mentre il paziente era bendato,
Bonjour toccava le verruche del paziente con un qualsiasi strumento e
contemporaneamente dava le suggestioni che le verruche sarebbero sparite.Per
quanto riguarda gli altri disturbi dermatologici affrontabili con successo
mediante l'ipnosi annoveriamo gli Eczemi e la Psoriasi tali disturbi
beneficiano ampiamente delle visualizzazioni proposte al paziente in uno
stato di trance nelle visualizzazioni si vanno ad inserire
costruttivamente sensazioni di benessere di freschezza o calore e di
rilassamento cosi come visualizzazioni in cui la cute assume diversi stati
ad esempio si fa immaginare al paziente di avere la stessa pelle che aveva
da bambino o quando non aveva i sintomi ora presenti, oppure si suggerisce
al paziente che le irregolarità della pelle cosi come le squame o le
bolle vengano a seccarsi lasciando il posto a strati di derma nuovo e
sano, per avere tali risultati tuttavia il trattamento deve avere una
certa regolarità ma mediamente nei casi più difficili l'ipnosi terapia
non si prolunga per più di 6 mesi molto importante è affrontare il tema
del prurito che deve essere tenuto ipnoticamente sotto controllo onde non
rovinare i risultati ottenuti nelle modificazioni fisiologiche elicitate
con l'ipnosi. Naturalmente esistono delle possibilità in cui il
trattamento ipnotico non sia soddisfacente ma la cosa interessante è che
dai dati statistici provenienti da anni di sperimentazioni si è comunque
visto che i successi superano adeguatamente gli insuccessi ciò dovrebbe
indurre sia gli operatori del settore che i pazienti a intraprendere e
proseguire in tali direzioni terapeutiche.
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