Tra maghi, stregoni e personalita' carismatiche
Barbara Rossi
Si sente spesso parlare di maghi, lettura delle carte, guarire dal malocchio...una tradizione antica ma di rinnovato interesse, che sembra prendere sempre piu' spazio. Verrebbe da chiedersi cosa spinge tante persone per gioco o per profonda convinzione a rivolgersi a personaggi "magici", che indovinano, che leggono il passato senza nemmeno la fatica di raccontarlo, che descrivono e aprono la strada, risolvono problemi, ecc. Per certi aspetti e' un gioco "simpatico", che funziona mettendo in scena alcune caratteristiche del rapporto della madre con il suo bambino-neonato, anche adulto: la tenerezza, il mistero, l'incanto, la magia con cui indovina e soddisfa i suoi bisogni. Talvolta e' bello pensare che ci sia qualcuno o qualcosa che appare e rende tutto di colore diverso, brillante. Le famose psico-ricette salva-tutto. Pensare che sia un sogno e' un po' come sciupare la magia di quell'incontro, un po' come scoprire da dove viene Santa Lucia, o nella favola della Bella Fiammiferaia, realizzare che i fiammiferi non scaldano come quel camino che illuminano, circondato da regali e bambini che ballano a festa. Il sogno di certo e' piu' bello del gelo che congela. Jung, che si era occupato di magia, ne parlava come un tentativo di entrare in contatto con le forze dell'inconscio, per diventarne alleati o distruggerle. Tanto piu' e' limitata la consapevolezza di determinate aree della coscienza, e tanto piu' forte e' questa tendenza a ricorrere alla magia per spiegare eventi, fenomeni, problemi psicologici. Cioe' la magia si usa di piu' sugli argomenti piu' difficili (amore? lavoro? soldi?....chiedono le maghe....). Un po' come dire che se sto bene o se sto male dipende da qualcosa di esterno a me, quindi anche la soluzione ai miei problemi. Compiere riti magici permette alle persone di recuperare un po' di controllo sulle cose e maggior senso di sicurezza.... Quindi, se metto la camicia azzurra anziche' quella bianca per presentarmi a quell'incontro, di certo avro' piu' fortuna?..... Talvolta la magia ha un valore positivo, ma non sempre. Accettare come oro colato dal cielo quel che ci dicono gli altri, e' sempre un po' pericoloso. Non e' necessario essere maghi per vedersi riconosciuto un potere un po' magico. Ci sono momenti della vita dove le persone sono particolarmente sensibili al fascino di persone un po' magiche, o carismatiche. Pensiamo alla scuola nel rapporto con certi insegnanti o formatori, al novizio, al paziente, all'iniziato...La funzione importante di chi guida e' proprio quella di mostrare la strada, aiutare a muoversi nella direzione corretta, fino ad un senso rinnovato della propria individualita'. Al contrario, guide come il pifferaio magico, che nella famosa favola portava alla morte i bambini per il mancato soddisfacimento delle sue richieste, spingono al disorientamento, alla perdita della capacita' di distinguere bene/male, a idee illusorie, con sentimenti di potere immenso o di indegnita'. Una grande ferita quindi.
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