Gianluca
Mattioli è un medico neurologo con competenza psicoanalitica.
Insieme con Roberto Romano, neurochirurgo, ha lavorato per un
lungo periodo sperimentalmente nel campo delle emozioni e
dell'epilessia nei Laboratori dell' Università "La
Sapienza" di Roma. Si e' dedicato per molti anni alla
formazione e all'aggiornamento di insegnanti nella provincia di
Latina. Attualmente, oltre al lavoro di ricerca, insegna in
scuole di psicoterapia.
In
sintesi il contenuto del libro
"sinora
le speculazioni teoriche non hanno tenuto conto che l'emozione
e' espressione del mondo biologico. La nuova frontiera della
psicoanalisi e' costituita dal fatto che l'emozione, descritta
come un mosaico policromatico che si perde nelle complesse
classificazioni filosofiche e socioculturali, si fa scienza. La
funzione della psicoanalisi e' quella di integrare le conoscenze
del funzionamento cerebrale (di competenza della neurologia) con
quelle derivanti dalle scienze umanistiche. La psicoanalisi
nasce con la teoria dualistica "processo primario e
processo secondario" riportata nel progetto di Freud del
1895 sino ad approdare alla teoria pulsionale "di vita e di
morte". Mattioli nel suo lavoro descrive la nuova
frontiera: dimostra e conferma che il funzionamento cerebrale e'
condizionato dalle soglie di due sistemi integrati.Questi
sistemi includono il cervello limbico, che viene ad essere
ridefinito rispetto alla prima descrizione offerta da Mc Lean e
successivamente da Gloor. Per Mattioli il cervello limbico e'
l'espressione di due emozioni antagoniche: la prima, innata, e'
il dolore ed e' quella meglio strutturata filogeneticamente,
l'altra, acquisita, e' il piacere ed e' condizionata
dall'apprendimento e dall'ambiente. I risultati scientifici
portano alla formazione di un modello che si colloca come ruolo
di cerniera fra le conoscenze sul cervello e i contributi
derivanti dalle scienze umanistiche. Viene inoltre dimostrato
che la separazione del corpo dalla mente e' un'operazione
arbitraria, strumentale e irreale. Mattioli propone un nuovo
orizzonte che facilita la conoscenza del funzionamento dell'attivita'cerebrale
attraverso il ruolo svolto dai sentimenti. Si deve ai livelli di
soglia del sistema limbico la formazione, sia del sentimento
contenente il piacere "affettivo", equivalente alla
tolleranza della frustrazione e alla formazione del legame, che
la formazione del sentimento contenente il piacere
"istintivo" equivalente alla intolleranza della
frustrazione. Il risvolto pratico di questo modello riguarda
l'analisi e l'interpretazione del sintomo descritto come
psicosomatico. In sostanza, la funzione principale del cervello
e' quella di informare o non (come nel caso drammatico
dell'infarto cardiaco silente) il soggetto sul pericolo
incombente. La comunicazione interna avviene attraverso i
riflessi di evitamento o per usare il termine di Mattioli
il "riflesso limbico". Sono i quadri clinici
dell'attacco di panico, la depressione, l'epilessia, ma anche la
follia. In particolare, per quanto riguarda l'epilessia, il
testo di Mattioli offre un'ampia descrizione chiarificatrice sia
sul ruolo antidepressivo della crisi convulsiva, che sull'alta
percentuale di casi di morte cardiaca nel sonno. Tutta la
sintomatologia descritta come psicosomatica viene riconosciuta
da un nuovo e rivoluzionario punto di vista"
E'
una lettura consigliata a tutti gli psicoterapeuti e a tutti
coloro che abbiano il desiderio di approfondire la conoscenza
del comportamento umano.
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